La Croazia è il 28° Paese membro dell’UE

La Croazia è un paese di piccole dimensioni, con una popolazione di circa 4,5 milioni di abitanti. Confina con Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Serbia, Ungheria e Slovenia. Conta oltre 1 200 isole e isolotti, di cui solo 48 sono abitate tutto l’anno. La valuta è attualmente la kuna, ma la Croazia adotterà l’euro non appena soddisferà i criteri in materia di stabilità dei prezzi, finanze pubbliche e stabilità del tasso di cambio.

Prima di aderire all’UE, la Croazia ha dovuto allineare molte delle sue norme e procedure amministrative a quelle dell’Unione europea. Ad esempio, ha interamente riformato il suo sistema giudiziario e cambiato la Costituzione per garantire l’indipendenza dei pubblici ministeri. Il governo ha anche istituito un organismo per combattere la corruzione. Ha inoltre introdotto limiti per le emissioni di gas a effetto serra e adeguato le norme in materia di sicurezza degli alimenti.

La cerimonia ufficiale di adesione si è svolta a Zagabria il 30 giugno con grandi festeggiamenti, dal 1 Luglio 2013 i croati godono di tutti i vantaggi della cittadinanza dell’UE.

Ad esempio, si ammalano in un altro paese dell’Unione, hanno diritto alle stesse cure riservate ai cittadini di tale Paese.

Le imprese e i cittadini croati potranno trasferire capitali tra la Croazia e altri paesi dell’Unione e beneficiare delle norme che agevolano i pagamenti transfrontalieri. Le prime potranno ora concorrere insieme alle altre imprese europee per aggiudicarsi un appalto pubblico in tutto il territorio dell’UE.

I fondi strutturali e di coesione dell’UE aiuteranno la Croazia a investire nella ricerca e nell’ innovazione, nelle piccole imprese, nei posti di lavoro durevoli e nelle iniziative per combattere la mancanza di manodopera qualificata e la disoccupazione.

Se un cittadino o un’impresa croata presenta un reclamo contro la Commissione o contro altre istituzioni e organismi dell’UE, il reclamo sarà oggetto di indagine da parte del Mediatore europeo.

Per ulteriori informazioni consultare il portale dell’UE.

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