Norme UE rafforzate per prevenire il riciclaggio di denaro e combattere il finanziamento del terrorismo

Oggi, con la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, entra in vigore la 5a direttiva antiriciclaggio. Le nuove norme, proposte dalla Commissione a luglio 2016, aumentano la trasparenza sui titolari effettivi delle imprese e affrontano i rischi di finanziamento del terrorismo.

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La Commissaria per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere, Vĕra Jourová, ha dichiarato: “Questo è un altro passo importante per rafforzare il quadro dell’UE per combattere la criminalità finanziaria e il finanziamento del terrorismo. La 5a direttiva antiriciclaggio renderà più efficiente la lotta al riciclaggio di denaro. È necessario colmare tutte le lacune, perché le lacune presenti in uno Stato membro hanno un impatto su tutti gli altri. Esorto gli Stati membri a tener fede ai loro impegni e ad aggiornare le rispettive norme nazionali quanto prima.”

Le nuove norme introducono obblighi di trasparenza più rigorosi, anche per il pieno accesso ai registri dei titolari effettivi delle imprese; una maggiore trasparenza dei registri della titolarità effettiva dei trust; e l’interconnessione tra i due registri. Tra i principali miglioramenti figurano: la limitazione dell’uso dei pagamenti anonimi con carte prepagate, comprese le piattaforme di scambio di valute virtuali nell’ambito di applicazione delle norme in materia di antiriciclaggio; l’ampliamento degli obblighi di verifica dei clienti; maggiori controlli sui paesi terzi ad alto rischio e più poteri e una cooperazione più stretta tra le unità di informazione finanziaria nazionali.

La 5a direttiva antiriciclaggio aumenta anche la cooperazione e lo scambio di informazioni tra le autorità antiriciclaggio e le autorità di vigilanza prudenziale, compresa la Banca centrale europea. La Commissione Juncker ha fatto della lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo una delle sue priorità. Questa proposta è stata la prima iniziativa del piano d’azione per rafforzare la lotta al finanziamento del terrorismo seguito agli attentati terroristici e si inserisce nel contesto più ampio degli sforzi per aumentare la trasparenza fiscale e combattere gli abusi fiscali a seguito delle rivelazioni dei “Panama Papers”.

Gli Stati membri dovranno recepire le nuove norme nella legislazione nazionale entro il 10 gennaio 2020. Per maggiori informazioni si veda la scheda informativa sui principali cambiamenti introdotti dalla 5a direttiva antiriciclaggio.

Info: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?qid=1455113825366&uri=CELEX:52016DC0050
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