Dall’UE una proposta di regolamentazione del sistema bancario ombra

La Commissione europea ha adottato una comunicazione sul cosiddetto  “shadow banking”- sistema bancario ombra – che consiste in  un sistema di intermediazione creditizia nel quale operano istituti al di fuori del normale sistema bancario, coinvolti nella gestione dei fondi comuni monetari (Fcm).

 

Una stima approssimativa del Consiglio per la stabilità finanziaria (Financial Stability Board – FSB) quantifica in circa 51 000 miliardi di euro il volume del sistema bancario ombra nel 2011, pari al 25-30% dell’intero sistema finanziario e alla metà delle attività bancarie: il settore ha quindi importanza sistemica nella finanza europea.

 

L’obiettivo dell’UE è garantire che il settore finanziario sia coperto dai potenziali rischi sistemici e che siano limitate le possibilità di arbitraggio regolamentare, allo scopo di rafforzare l’integrità del mercato e di accrescere la fiducia dei risparmiatori e dei consumatori.

 

La comunicazione illustra gli aspetti da esaminare in relazione al sistema bancario ombra ed espone le misure già attuate per assorbirne i rischi, quali le norme che disciplinano le attività dei fondi speculativi (hedge fund) (v. MEMO/10/572) e che rafforzano i rapporti fra le banche e i soggetti non regolamentati (le disposizioni relative alle esposizioni inerenti a cartolarizzazioni contenute nella normativa riveduta sui requisiti patrimoniali –MEMO/13/272).

 

La Comunicazione è in linea con le raccomandazioni del Consiglio per la stabilità finanziaria, che saranno avallate dai leader del G20 nel vertice di San Pietroburgo del 5-6 settembre 2013.

 

“Non si tratta di mettere il sistema sotto accusa, ma di fare in modo che funzioni in modo regolare” ha affermato in conferenza stampa il Commissario Michel Barnier “Ma di garantire trasparenza, una giusta supervisione e anche che i rischi assunti dagli operatori del sistema bancario ombra non siano privi di precauzioni, che ci sia , insomma, un minimo di garanzia anche nel rischio”.

 

L’UE punta, dunque, a conoscere relazioni e transazioni tra sistema bancario tradizionale e ombra per evitare nuovi contagi.

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