Brexit: la Commissione europea raccomanda al Consiglio europeo (articolo 50) di approvare l’accordo raggiunto sul protocollo riveduto riguardante Irlanda e Irlanda del Nord e la dichiarazione politica riveduta

Il protocollo riveduto fornisce una soluzione giuridicamente operativa che evita una frontiera fisica sull’isola d’Irlanda, tutela l’economia dell’intera isola e l’accordo del Venerdì santo e salvaguarda l’integrità del mercato unico.

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La Commissione europea ha raccomandato al Consiglio europeo (articolo 50) di approvare l’accordo raggiunto a livello dei negoziatori sull’accordo di recesso, compreso un protocollo riveduto su Irlanda e Irlanda del Nord, e di approvare una dichiarazione politica riveduta sul quadro delle future relazioni tra UE e Regno Unito. La Commissione raccomanda inoltre al Parlamento europeo di esprimere il suo consenso a tale accordo. Quest’ultimo è frutto di una serie di intensi negoziati svoltisi nei giorni scorsi tra la Commissione europea e i negoziatori del Regno Unito.

Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione europea, ha dichiarato: “Questo accordo è un equo compromesso tra l’UE e il Regno Unito. È una dimostrazione dell’impegno e della volontà di entrambe le parti di fare ciò che è meglio per i cittadini dell’UE e del Regno Unito. Abbiamo ora un nuovo protocollo approvato che preserva la pace e la stabilità sull’isola d’Irlanda e tutela pienamente il nostro mercato interno. Spero che ora potremo condurlo in porto e offrire ai nostri cittadini e alle nostre imprese la certezza che meritano”.

Michel Barnier, negoziatore capo della Commissione europea, ha dichiarato: “Abbiamo avuto delle discussioni difficili nei giorni scorsi. Siamo riusciti a trovare soluzioni che rispettano pienamente l’integrità del mercato unico. Abbiamo creato una soluzione nuova e giuridicamente operativa per evitare una frontiera fisica sull’isola d’Irlanda e tutelarvi la pace e la stabilità. È una soluzione che funziona per l’UE, per il regno Unito e per i cittadini e le imprese dell’Irlanda del Nord”.

Il protocollo riveduto fornisce una soluzione giuridicamente operativa che evita una frontiera fisica sull’isola d’Irlanda, tutela l’economia dell’intera isola e l’accordo del Venerdì santo (accordo di Belfast) e salvaguarda l’integrità del mercato unico. Questa soluzione risponde alle circostanze uniche esistenti sull’isola d’Irlanda allo scopo di preservare la pace e la stabilità.

Tutti gli altri elementi dell’accordo di recesso restano inalterati nella sostanza, secondo l’accordo raggiunto il 14 novembre 2018. L’accordo di recesso porta certezza giuridica lì dove il recesso del Regno Unito dall’UE creava incertezza: diritti dei cittadini, liquidazione finanziaria, periodo di transizione almeno fino alla fine del 2020, governance, protocolli su Gibilterra e Cipro, nonché una serie di altri temi inerenti alla separazione.

L’accordo di recesso riveduto

A livello normativo, l’Irlanda del Nord rimarrà allineata a un numero limitato di norme relative al mercato unico dell’UE in modo da evitare una frontiera fisica: legislazione sulle merci, norme sanitarie e fitosanitarie (“norme SPS”), norme sulla produzione/commercializzazione dei prodotti agricoli, sull’IVA e sulle accise sulle merci e norme in materia di aiuti di Stato.

A livello doganale, il territorio doganale unico tra l’UE e il Regno Unito, concordato nel novembre 2018, è stato eliminato dal protocollo sull’Irlanda/Irlanda del Nord, su richiesta dell’attuale governo del Regno Unito. I negoziatori dell’UE e del Regno Unito hanno trovato un nuovo modo per raggiungere l’obiettivo di evitare una dogana di frontiera sull’isola d’Irlanda assicurando al tempo stesso che l’Irlanda del Nord resti parte del territorio doganale del Regno Unito. L’accordo tutela pienamente l’integrità del mercato unico dell’UE e dell’unione doganale, ed evita controlli amministrativi e doganali al confine tra Irlanda e Irlanda del Nord.

Infine, l’UE e il Regno Unito hanno concordato di istituire un nuovo meccanismo “di consenso” che darà ai membri dell’Assemblea dell’Irlanda del Nord una voce decisiva sull’applicazione a lungo termine della pertinente normativa dell’UE in Irlanda del Nord. A questo riguardo la Commissione ha mantenuto stretti contatti con il governo irlandese.

La dichiarazione politica riveduta

La modifica principale della dichiarazione politica riguarda il futuro delle relazioni economiche tra l’UE e il Regno Unito, aspetto per il quale il Regno Unito ha optato per un modello basato su un accordo di libero scambio. La dichiarazione politica prevede un accordo di libero scambio ambizioso, senza dazi né contingenti tra l’UE e il Regno Unito. Inoltre, afferma che forti impegni per la parità di trattamento dovranno garantire una concorrenza aperta e leale. La natura esatta degli impegni sarà commisurata all’ambizione dei futuri rapporti e terrà conto dell’interconnessione economica e della prossimità geografica del Regno Unito.

Prossime tappe

Spetta al Consiglio europeo (articolo 50) approvare l’accordo di recesso riveduto nella sua interezza e la dichiarazione politica riveduta sul quadro dei futuri rapporti.

Per poter entrare in vigore, l’accordo di recesso deve prima essere ratificato dall’UE e dal Regno Unito. Per l’UE, il Consiglio dell’Unione europea deve autorizzare la firma dell’accordo di recesso prima di trasmetterlo al Parlamento europeo per approvazione. Il Regno Unito deve ratificare l’accordo conformemente alle proprie norme costituzionali.

Info: https://ec.europa.eu/commission/brexit-negotiations_en

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