Gestire la crisi dei rifugiati: attuazione della dichiarazione UE-Turchia

La Commissione ha presentato la settimana scorsa una relazione sull’attuazione dell’accordo tra l’UE e la Turchia e ritiene che siano stati fatti notevoli passi avanti per rendere operativa la dichiarazione. Sono necessari sforzi costanti e intensi per consolidare questa posizione e portare a termine operazioni a flusso continuo di rinvio e reinsediamento stabile, dato che, per quanto riguarda l’attuazione, i tempi sono ancora molto lunghi. Il 18 marzo 2016 i capi di Stato o di governo dell’UE e la Turchia hanno deciso di porre fine alla migrazione irregolare dalla Turchia verso l’UE e di sostituirla invece con canali legali per il reinsediamento dei rifugiati nell’Unione europea. Questo nuovo approccio ha iniziato a produrre risultati, con una forte diminuzione del numero di persone che attraversano il mar Egeo per raggiungere la Grecia dalla Turchia. La relazione odierna costituisce la quarta relazione sull’attuazione del piano d’azione comune UE-Turchia del 29 novembre 2015.

Immagini di migranti. Photo Credits: United Nations su Flickr

Frans Timmermans, primo Vicepresidente della Commissione, ha dichiarato: “Il primo risultato della nostra collaborazione con la Turchia è che inizia a diffondersi il messaggio secondo il quale rivolgersi ai trafficanti sia la scelta sbagliata. Nelle ultime tre settimane abbiamo assistito a una forte diminuzione degli arrivi irregolari, che adesso dovrà essere affiancata dall’apertura del canale legale di reinsediamento per coloro che necessitano di protezione. Anche se abbiamo osservato dei buoni progressi nelle prime fasi dell’attuazione, la Commissione continuerà ad impegnarsi per garantire la piena e tempestiva esecuzione di tutti gli elementi della dichiarazione UE -Turchia, compresi i progetti per i rifugiati siriani in Turchia, il processo di liberalizzazione dei visti e il rispetto del diritto dell’UE e del diritto internazionale.”

La relazione odierna giunge alla conclusione che sono stati compiuti buoni progressi dal 18 marzo, grazie all’impegno congiunto delle autorità greche e turche, della Commissione, degli Stati membri e delle agenzie dell’UE che hanno reso possibile l’attuazione della dichiarazione:

  • Il rinvio dei migranti irregolari in Turchia è iniziato il 4 aprile. Finora, 325 migranti irregolari giunti in Grecia attraverso la Turchia dopo il 20 marzo sono stati rinviati in Turchia secondo i termini della dichiarazione. La Commissione accoglie con favore una serie di modifiche giuridiche apportate dalla Grecia e dalla Turchia per garantire il pieno rispetto del diritto internazionale e dell’UE. Frontex ha inviato nelle isole greche 318 agenti di scorta e 21 esperti in materia di riammissione per sostenere le operazioni di rientro. Inoltre, sono stati inviati 25 ufficiali di collegamento turchi nei punti di crisi in Grecia e 5 ufficiali di collegamento greci nei punti di arrivo in Turchia.
  • I primi reinsediamenti di persone provenienti dalla Turchia a seguito della dichiarazione si sono svolti il 4 e 5 aprile. Finora, 103 rifugiati siriani sono stati reinsediati nell’UE nell’ambito dello schema 1:1. Sono state definite procedure operative standard per il reinsediamento in stretta cooperazione tra la Commissione, gli Stati membri, l’EASO, l’UNHCR e la Turchia, che devono ancora essere finalizzate.
  • La Grecia ha istituito procedure accelerate per il trattamento di tutte le fasi delle procedure delle domande di asilo sulle isole, dai colloqui iniziali ai ricorsi e ha già inviato nelle isole funzionari responsabili dei casi e agenti di polizia in linea con le disposizioni della direttiva sulle procedure d’asilo. L’EASO ha inviato nelle isole greche 60 funzionari competenti in materia di asilo e 67 interpreti per prestare assistenza nel trattamento delle domande di asilo.
  • Il 4 maggio la Commissione presenterà la terza relazione sui progressi compiuti dalla Turchia in materia di liberalizzazione dei visti e, se la Turchia adotta le misure necessarie per soddisfare i rimanenti parametri, la relazione sarà accompagnata da una proposta legislativa per il trasferimento della Turchia nell’elenco dei paesi esenti dall’obbligo del visto.
  • La programmazione e la preparazione dei progetti nell’ambito dello strumento per i rifugiati in Turchia sono state accelerate. Oltre al miliardo di EUR proveniente dal bilancio UE, 16 Stati membri dell’UE hanno ad oggi inviato i propri certificati di contributo che coprono 1,61 miliardi di EUR dei 2 miliardi previsti per il periodo 2016-2017. I primi contratti nell’ambito dello strumento, del valore di 77 milioni di EUR, sono stati firmati il 4 marzo e i primi pagamenti sono stati effettuati il 18 marzo.

    I buoni progressi compiuti nella fase iniziale dell’attuazione devono essere intensificati nelle prossime fasi. La Commissione continuerà a impegnarsi appieno nell’attuazione di tutti gli elementi della dichiarazione. Gli Stati membri devono intensificare gli sforzi per sostenere la Grecia, in particolare vista la necessità di prestare un’attenzione specifica ai minori e ai gruppi vulnerabili; sono necessari ulteriori impegni e accettazioni in termini di reinsediamento, ricollocazione e sostegno alle agenzie dell’UE. Gli Stati membri che non hanno ancora inviato i propri certificati di contributo nel quadro dello strumento per i rifugiati in Turchia dovrebbero farlo senza indugio.

    Analogamente, sono necessari ulteriori sforzi da parte della Turchia per garantire che le persone che necessitano di protezione internazionale ricevano il tipo di sostegno di cui hanno maggior necessità, anche tramite lo strumento. La Turchia deve inoltre adottare le misure necessarie per soddisfare i rimanenti parametri della tabella di marcia per la liberalizzazione dei visti entro la fine di aprile, allo scopo di revocare l’obbligo del visto per i cittadini turchi al più tardi entro la fine di giugno 2016.

    La Commissione presenterà la sua seconda relazione sull’attuazione della dichiarazione UE-Turchia all’inizio del giugno 2016.

    Info: http://ec.europa.eu/italy/news/2016/20160420_attuazione_dichiarazione_ue_turchia_it.htm

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