Gli europei esprimono un sostegno senza precedenti per l’euro

Stando agli ultimi sondaggi e risultati  dell’Eurobarometro, più di tre cittadini su quattro ritengono che la moneta unica sia una cosa positiva per l’Unione europea: è il più forte sostegno mai riscontrato da quando, nel 2002, è stato effettuato il primo sondaggio.

euro_250

In base ai risultati dell’ultimo sondaggio Eurobarometro sulla zona euro, il 76 % degli interpellati ritiene che la moneta unica sia una cosa positiva per l’UE. Si tratta del sostegno più elevato mai riscontrato da quando sono state introdotte monete e banconote in euro nel 2002, un consenso superiore di 2 punti percentuali ai livelli già alti registrati l’anno scorso. Analogamente, una maggioranza del 65 % dei cittadini di tutta la zona euro ritiene che l’euro apporti benefici al proprio paese: anche in questo caso si tratta del sostegno più elevato mai riscontrato. La valuta comune è sostenuta dalla maggioranza dei cittadini in tutti i 19 Stati membri.

Jean-Claude Juncker, Presidente della Commissione europea, ha dichiarato: “A circa 28 anni dalla firma del trattato di Maastricht, resto fermamente convinto che quella firma sia stata la più importante che abbia mai apposto. L’euro – che ha ora compiuto vent’anni – è diventato un simbolo di unità, sovranità e stabilità. Negli ultimi cinque anni abbiamo lavorato sodo per voltare pagina dopo la crisi dell’Europa, per fare in modo che i vantaggi dell’occupazione, della crescita e degli investimenti andassero a beneficio di tutti gli europei e per rendere l’Unione economica e monetaria europea più forte che mai. L’euro ed io siamo gli unici sopravvissuti del trattato di Maastricht e mi rallegra molto venire a sapere di questo sostegno senza precedenti per la nostra moneta unica nei miei ultimi giorni da Presidente della Commissione europea. L’euro è il risultato del combattimento di tutta una vita ed è uno dei migliori assi nella manica per il futuro. Dobbiamo fare in modo che l’euro continui ad apportare prosperità ai nostri cittadini e a proteggerli”.

Valdis Dombrovskis, Vicepresidente responsabile per l’Euro e il dialogo sociale, nonché per la stabilità finanziaria, i servizi finanziari e l’Unione dei mercati dei capitali, ha dichiarato: “Oggi l’euro è più forte che mai e apporta numerosi benefici ai cittadini, alle imprese e agli Stati grazie alla sostituzione di 19 valute diverse con una sola. Non è un caso se la maggior parte degli europei sostiene l’euro. Tale sostegno senza precedenti rappresenta un chiaro invito a procedere con un ulteriore consolidamento della nostra Unione economica e monetaria e a rafforzare il ruolo internazionale dell’euro”.

Pierre Moscovici, Commissario responsabile per gli Affari economici e finanziari, la fiscalità e le dogane, ha dichiarato: “Sono lontani i giorni in cui l’integrità della moneta unica veniva messa in discussione. L’euro è uno dei maggiori successi europei e ha apportato benefici tangibili sia ai cittadini e alle imprese che ai governi europei. Dopo la crisi e l’avvio di questa Commissione abbiamo consolidato la nostra Unione economica e monetaria, ma l’opera non è ancora terminata. Il futuro dell’euro non è ancora stato scritto. Dobbiamo fare in modo che il sostegno continui ad aumentare e che i benefici apportati dall’euro siano condivisi in maniera più equa tra tutti i nostri cittadini”. 

L’euro semplifica la vita

Pur essendo ancora una valuta giovane, l’euro ha già compiuto 20 anni. Ciononostante, gli europei vedono chiaramente i vantaggi pratici che ha apportato alla loro vita quotidiana. I quattro quinti degli intervistati concordano sul fatto che l’euro ha reso più facile svolgere attività economiche transfrontaliere, comparare prezzi e fare acquisti in altri paesi, anche online. La stragrande maggioranza dei cittadini della zona euro pensa anche che l’euro abbia reso più facile e meno costoso viaggiare.

L’euro è molto più di qualche moneta o banconota in tasca: è un simbolo dell’unità e della forza dell’Europa a livello mondiale. Oggi è già la moneta di 340 milioni di europei in 19 Stati membri. Ha apportato vantaggi tangibili a tutti: prezzi stabili, costi di transazione più bassi, risparmi protetti, mercati più trasparenti e competitivi, più scambi commerciali, viaggi più facili e standard di vita più elevati. Circa 60 paesi di tutto il mondo collegano le proprie valute all’euro in un modo o nell’altro.

Un forte sostegno alle riforme e politiche economiche coordinate, ma anche all’abolizione delle monete da 1 e 2 cent

Il 69 % degli europei a cui è stato chiesto di esprimersi sul coordinamento della politica economica (anche per quanto riguarda le politiche di bilancio) ritiene necessario un maggiore coordinamento nella zona euro, mentre solo il 7 % è favorevole a una minore cooperazione. L’80 % è favorevole a riforme economiche volte a migliorare i risultati delle economie nazionali. Ciò si riflette anche nei dati a livello nazionale, con maggioranze chiare in tutti i paesi della zona euro.

Una maggioranza del 65 % degli interpellati si è dichiarata favorevole all’eliminazione delle scomode monetine da 1 e 2 cent mediante un arrotondamento obbligatorio del prezzo finale degli acquisti nei negozi e nei supermercati ai cinque centesimi più vicini. A favore di questa proposta si è espressa la maggioranza assoluta dei cittadini di 16 dei 19 paesi della zona euro.

Contesto

I cittadini hanno risposto a una serie di domande incentrate su questioni che vanno dalla percezione dell’euro e dai suoi aspetti pratici alla loro valutazione della situazione economica, delle politiche e delle riforme nel loro paese e nella zona euro. Inoltre, il sondaggio ha interrogato i cittadini su pareri e aspettative per quanto riguarda il reddito delle famiglie e l’inflazione.

Tra il 14 e il 19 ottobre 2019 sono stati intervistati per telefono circa 17 500 cittadini dei 19 paesi della zona euro.

Info: https://ec.europa.eu/commfrontoffice/publicopinion/index.cfm/survey/getsurveydetail/instruments/flash/surveyky/2243

Share Button