La Commissione adotta il libro bianco sulle sovvenzioni estere nel mercato unico

La Commissione europea ha adottato un libro bianco che affronta la questione degli effetti distorsivi causati dalle sovvenzioni estere nel mercato unico.

white paper

Si desidera raccogliere i pareri e i contributi di tutti i portatori di interesse in merito alle opzioni illustrate nel libro bianco. La consultazione pubblica, che sarà aperta fino al 23 settembre 2020, aiuterà la Commissione europea a preparare proposte legislative appropriate in questo campo.

Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza e del gruppo Un’Europa pronta per l’era digitale, ha dichiarato: “L’economia dell’Europa è aperta e strettamente connessa al resto del mondo. Se vogliamo mantenere questo punto di forza, non dobbiamo abbassare la guardia. Ci servono quindi strumenti atti a garantire che le sovvenzioni estere non causino distorsioni sul nostro mercato, come già si fa per le sovvenzioni nazionali. Il libro bianco pubblicato oggi avvia un’importante riflessione su come contrastare gli effetti delle sovvenzioni estere. Il mercato unico è fondamentale per la prosperità dell’Europa e può funzionare bene solo se vi è parità di condizioni di concorrenza.”

Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno, ha dichiarato: “Con il libro bianco pubblicato oggi mettiamo in atto un elemento essenziale della nostra visione di una nuova strategia industriale per l’Europa fondata sulla concorrenza, sull’apertura dei mercati e su un mercato unico solido. La parità di condizioni di concorrenza nel mercato unico, che è al centro di quest’iniziativa, aiuterà le nostre imprese a operare e a competere a livello mondiale, promuovendo in tal modo l’autonomia strategica aperta dell’UE. Nell’ambito del corpus di norme sul mercato unico, dobbiamo impedire che le sovvenzioni estere falsino le procedure di gara e garantire alle imprese un accesso equo agli appalti pubblici.”

Phil Hogan, Commissario per il Commercio, ha dichiarato: “L’UE è una delle economie più aperte al mondo, che attrae investimenti molto consistenti da parte dei nostri partner commerciali. La nostra apertura, tuttavia, è sempre più minacciata dalle prassi commerciali estere, fra cui le sovvenzioni che falsano la parità di condizioni di concorrenza per le imprese nell’UE. Il libro bianco si aggiunge agli altri strumenti esistenti a livello di UE, come il meccanismo di controllo degli investimenti esteri diretti e le misure di difesa commerciale, completando utilmente i mezzi di cui disponiamo per tutelare la nostra autonomia strategica aperta.”

Le regole di concorrenza, gli strumenti di difesa commerciale e le norme sugli appalti pubblici dell’UE svolgono un ruolo importante nel garantire condizioni eque per le imprese nel mercato unico.

Le sovvenzioni degli Stati membri sono da sempre soggette alle norme UE sugli aiuti di Stato per evitare distorsioni. Le sovvenzioni concesse da governi di paesi terzi a imprese nell’UE hanno un impatto negativo sempre più tangibile sulla concorrenza nel mercato unico, ma sfuggono al controllo degli aiuti di Stato da parte dell’UE. Sono sempre più numerosi i casi in cui si ritiene che le sovvenzioni estere abbiano facilitato l’acquisizione di imprese dell’UE o che abbiano falsato le decisioni di investimento, le operazioni di mercato o le politiche tariffarie dei beneficiari oppure la partecipazione a gare d’appalto pubbliche, a scapito delle imprese non sovvenzionate.

Inoltre, le norme di difesa commerciale vigenti si applicano solo alle esportazioni di beni da paesi terzi, e quindi non coprono tutte le distorsioni causate dalle sovvenzioni estere concesse da paesi terzi. Si rileva l’esistenza di una lacuna normativa per i casi in cui le sovvenzioni estere assumono la forma di flussi finanziari che facilitano le acquisizioni di imprese dell’UE, sostengono direttamente il funzionamento di un’impresa nell’UE o facilitano la partecipazione a gare d’appalto pubbliche.

Il libro bianco propone quindi soluzioni e caldeggia la creazione di nuovi strumenti per ovviare a questa lacuna normativa, prospettando diversi approcci possibili. Le prime tre opzioni (i cosiddetti “moduli”) mirano a contrastare gli effetti distorsivi causati dalle sovvenzioni estere i) nel mercato unico in generale (modulo 1), ii) nelle acquisizioni di imprese dell’UE (modulo 2) e iii) durante le procedure di appalto pubblico dell’UE (modulo 3). Questi moduli possono completarsi, anziché costituire opzioni alternative. Il libro bianco delinea inoltre un approccio generale alle sovvenzioni estere nell’ambito dei finanziamenti UE.

Strumento generale per individuare gli effetti distorsivi delle sovvenzioni estere (“modulo 1”)

Il modulo 1 propone di instaurare uno strumento generale di controllo del mercato per individuare tutte le possibili situazioni di mercato in cui sovvenzioni estere potrebbero causare distorsioni nel mercato unico.

Nell’ambito di questo modulo, l’autorità di vigilanza, che sarebbe un’autorità nazionale o la Commissione, potrebbe agire in base a qualsiasi segnalazione o informazione relativa al fatto che un’impresa nell’UE beneficia di una sovvenzione estera. Se venisse accertata l’esistenza di una sovvenzione estera, l’autorità imporrebbe misure volte a correggere il probabile effetto distorsivo, come pagamenti di riparazione o rimedi strutturali e comportamentali. L’autorità, tuttavia, potrebbe anche ritenere che l’attività o l’investimento sovvenzionati abbiano un impatto positivo superiore alla distorsione e non proseguire ulteriormente l’indagine (“criterio dell’interesse dell’Unione”).

Sovvenzioni estere che facilitano l’acquisizione di imprese dell’UE (“modulo 2”)

Il primo modulo potrebbe essere integrato dal modulo 2, destinato specificamente a contrastare le distorsioni causate dalle sovvenzioni estere che facilitano l’acquisizione di imprese dell’UE. Questo modulo mira a garantire che le sovvenzioni estere non conferiscano un indebito vantaggio ai beneficiari al momento di acquisire (partecipazioni in) imprese dell’UE sia direttamente, collegando una sovvenzione a una data acquisizione, che indirettamente, aumentando de facto la forza finanziaria dell’acquirente.

Nell’ambito del modulo 2, le imprese che beneficiano di un sostegno finanziario concesso dal governo di un paese terzo dovrebbero notificare le loro acquisizioni di imprese dell’UE, al di sopra di una certa soglia, all’autorità di vigilanza competente. Il libro bianco propone di designare la Commissione come autorità di vigilanza competente. Le operazioni non potrebbero essere concluse prima che la Commissione abbia terminato il suo esame. Qualora l’autorità di vigilanza dovesse riscontrare che l’acquisizione è facilitata dalla sovvenzione estera e causa distorsioni nel mercato unico, potrebbe accettare impegni della parte notificante volti a correggere in modo efficace la distorsione o, in ultima istanza, vietare l’acquisizione. In questo modulo la Commissione potrebbe anche applicare l’esame dell’interesse dell’UE.

Sovvenzioni estere nelle procedure di appalto pubblico dell’UE (“modulo 3”)

Le sovvenzioni estere potrebbero avere ripercussioni negative anche sullo svolgimento delle procedure di appalto pubblico dell’UE. La questione è trattata nel modulo 3. Le sovvenzioni estere potrebbero consentire agli offerenti di acquisire un indebito vantaggio, ad esempio presentando offerte inferiori ai prezzi di mercato o addirittura sottocosto, e aggiudicandosi quindi appalti pubblici che altrimenti non avrebbero ottenuto. Con questo modulo, il libro bianco propone un meccanismo in cui gli offerenti dovrebbero notificare all’amministrazione aggiudicatrice i contributi finanziari ricevuti da paesi terzi. Le amministrazioni aggiudicatrici e le autorità di vigilanza competenti valuterebbero quindi se ci si trovi in presenza di una sovvenzione estera e se questa abbia falsato l’equità della procedura di appalto, nel qual caso l’offerente sarebbe escluso dalla procedura stessa.

Sovvenzioni estere nel contesto dei finanziamenti UE

Il libro bianco indica infine vari modi per affrontare la questione delle sovvenzioni estere nel caso in cui venga chiesto il sostegno finanziario dell’UE. Tutti gli operatori economici dovrebbero concorrere per i finanziamenti UE in condizioni di parità. Le sovvenzioni estere potrebbero tuttavia falsare il processo facendo sì che i beneficiari si trovino in una posizione più favorevole per presentare la domanda. Il libro bianco propone opzioni per prevenire questo indebito vantaggio. Ad esempio, in caso di finanziamenti erogati mediante gare d’appalto o sovvenzioni pubbliche, sarebbe applicata una procedura simile a quella prevista per le procedure di appalto pubblico dell’UE. Il libro bianco sottolinea inoltre quanto sia importante garantire che le istituzioni finanziarie internazionali che attuano progetti sostenuti dal bilancio dell’UE, come la BEI o la BERS, seguano l’approccio definito in materia di sovvenzioni estere.

Prossime tappe

La consultazione pubblica sul libro bianco è aperta fino al 23 settembre 2020. Sulla base dei contributi ricevuti, la Commissione presenterà proposte legislative appropriate per contrastare gli effetti distorsivi delle sovvenzioni estere nel mercato unico.

Contesto

Nelle sue conclusioni del 21 e 22 marzo 2019, il Consiglio europeo ha incaricato la Commissione di individuare nuovi strumenti per far fronte agli effetti distorsivi delle sovvenzioni estere nel mercato unico.

Nella sua comunicazione del 10 marzo 2020 dal titolo “Una nuova strategia industriale per l’Europa”, la Commissione ha confermato che entro la metà del 2020 avrebbe adottato un libro bianco su uno strumento relativo alle sovvenzioni estere per affrontare gli effetti distorsivi causati dalle sovvenzioni estere nel mercato unico.

Info: https://ec.europa.eu/info/law/better-regulation/have-your-say/initiatives/12452-White-Paper-on-Foreign-Subsidies

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